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mercoledì 31 maggio 2017

Omeopatia: ai bambini meglio di no.


Ad Ancona un bambino è morto per un ascesso cerebrale conseguente a una otite batterica curata in modo inefficace con l’omeopatia. Non si tratta di un caso unico: molti lettori ricorderanno, ad esempio, il caso di Luca Monsellato, morto a quattro anni per una polmonite curata inutilmente con l’omeopatia; oppure quello di Clara Palomba, morta di diabete a seguito del consiglio di sospendere la terapia insulinica, che i genitori avevano ricevuto da una naturopata. Storie tragiche, nelle quali la prima vittima è un bambino, e le seconde vittime sono i suoi genitori ingannati da professionisti incompetenti che in piena buona fede ritengono efficaci terapie assolutamente inutili.
E’ forse quest’ultimo aspetto, della buona fede delle parti coinvolte, quello che ci colpisce di più. Perché l’essere umano è mortale e purtroppo molti bambini muoiono per malattie che noi non siamo in grado di curare; ma è terribile che ci siano bambini che muoiono per malattie che noi saremmo in grado di curare. Ed è chiarissimo che la buona fede è un ingrediente essenziale di queste storie. Se l’omeopata o il naturopata, o chi per lui, non fosse ciecamente convinto della sua “scienza”, se fosse un ciarlatano, il bambino si salverebbe: il ciarlatano, conscio del rischio a cui la sua ciarlataneria lo espone, dopo qualche giorno di trattamento inefficace, visto l’aggravarsi dei sintomi, consiglierebbe ai genitori il ricovero ospedaliero. Il ciarlatano infatti sfrutta consapevolmente la guarigione spontanea che avviene nella grande maggioranza dei casi di malattia, e se ne attribuisce il merito, ma non rischia la galera quando capisce che la guarigione spontanea ritarda. Invece l’omeopata in buona fede interpreta il peggioramento dei sintomi come “aggravamento omeopatico” o “espulsione di tossine” e rassicura i genitori sulla prossima guarigione, preparando quindi la strada del disastro. Il genitore, a sua volta in piena buona fede, è convinto che l’omeopata sappia il fatto suo, ed è rassicurato dalla lunga visita omeopatica e dalla promessa di una terapia gentile, priva di effetti collaterali.
 Il punto debole in questa catena di eventi dall’esito tragico, sta nell’incompetenza dell’omeopata che non capisce che sta utilizzando uno strumento inefficace, e nell’incompetenza del paziente che, pur avendo accesso a tutta l’informazione necessaria, sulla rete, su libri e su riviste, sceglie il peggio anziché il meglio. Può morire anche chi si affida alla medicina tradizionale, ma in quel caso sarà stato fatto tutto il possibile. Invece chi muore affidandosi all’omeopatia non ha fatto nulla per curare la sua malattia: ha lasciato che la natura facesse il suo corso aggiungendo soltanto un po’ di effetto placebo.
Se una difesa per il cittadino esiste, questa sta in una rigorosa applicazione dell’articolo 55 del Codice di Deontologia medica, che obbliga il medico a fornire al cittadino “un’informazione sanitaria accessibile, trasparente, rigorosa e prudente, fondata sulle conoscenze scientifiche acquisite”: è vietato al medico fornire al cittadino o al paziente informazioni scientificamente infondate, atte a indurlo ad accettare scelte terapeutiche avventate. Ad un medico (come ad uno scienziato) non è concessa la libertà d’opinione in materia di scienza (medica): nella scienza si formulano ipotesi, non opinioni, e si sottopongono a verifiche sperimentali. Se un medico ha un’opinione diversa dalle ipotesi scientifiche correnti è tenuto a riformularla nella forma di un’ipotesi testabile e a sottoporla ad una validazione mediante uno studio clinico approvato dai competenti comitati etici, prima di poterla proporre ai cittadini o ai suoi pazienti.

domenica 14 maggio 2017

IDEE CREATIVE PER LA FESTA DELLA MAMMA

Ecco alcune idee creative da condividere con i nostri bambini per festeggiare la festa della mamma
  1. Un bel segnaposto a tavola? Basta prendere qualche rocchetto di filo colorato – meglio quelli di legno – all’interno dei quali si potranno inserire dei fiorellini, veri o di carta velina con l’anima di fil di ferro. Per assemblare il tutto, un po’ di colla sarà sufficiente.
  2. Un pannello di compensato ritagliato a forma di cuore, colorato e poi decorato con una scritta a contrasto – viva la mamma andrà benissimo – fungerà da ottima base per dei ganci ai quali appendere le tazze della colazione. Il pannello poi andrà fissato a una parete.
  3. Ancora legno per costruire un portafiori originale ed elegante. La forma sarà quella del parallelepipedo, basterà fissare con i chiodi i due lati lunghi e quelli corti, incollando invece sulla base delle bottigliette di vetro alla cui imboccatura corrisponderanno dei buchi che avrete realizzato con un trapano (vedi foto). Il portafiori potrà essere dipinto o lasciato al naturale.
  4. Con il sughero si posso realizzare bellissimi portavasi. Basta incollare i tappi in modo geometrico intorno a delle bacinelle di plastica delle misure che preferite (foto).
  5. Bottoni di metallo uniti insieme da un cordoncino possono creare uno splendido braccialetto, molto simile a quelli di marca che si vendono a carissimo prezzo nei negozi. Ma questo sarà stato fatto con le vostre mani e costerà solo il prezzo dei materiali!
  6. Una cornice da pochi euro può diventare un fantastico quadretto. Basterà staccare il vetro e incollare sul fondo dei sassolini per creare un disegno per la mamma, tipo quello del bimbo che offre un pensiero floreale (foto). Ovviamente i soggetti possono cambiare. L’unico limite, come sempre, è la fantasia.

lunedì 1 maggio 2017

COME FARE LO SLIME IN CASA

Negli ultimi tempi le tv per bambini sono tempestate di spot sugli slime venduti in edicola, una specie di gelatina filamentosa che non si attacca alle mani e agli oggetti e che è possibile manipolare, impastare, gonfiare con l’uso della cannuccia quasi fossero bolle di sapone e chi più ne ha più ne metta. Se anche i vostri figli stanno uscendo pazzi per questa a dir la verità un po' disgustosa novità, divertitevi con loro a crearlo in casa. Prepararlo in casa offrirà ai vostri bambini un’attrattiva in più perché la preparazione è davvero molto divertente
Sul web esistono varie ricette, molte dal risultato fallimentare a dir la verità. Questa che vi propongo è la migliore, la più fedele alla ricetta americana
Per fare lo slime in casa abbiamo bisogno, ovviamente, degli stessi ingredienti che si usano in America. Questi comprendono:
1- 100ml di colla Elmer’s trasparente a base di PVA. Ne esistono anche di altre marche, ma questa è quella che in assoluto funziona meglio. Acquistate solo quella trasparente o quella glitter se volete qualche effetto particolare perché le altre non funzionano altrettanto bene.
2 – Borace. In Italia non è venduto, ma lo troviamo disciolto in piccole percentuali in alcune soluzioni per lenti a contatto. Le trovate nei supermercati o nei negozi di ottica e costano pochi euro, fate però attenzione che tra i componenti sia indicato acido borico o sodio borato.
3 – Bicarbonato di sodio. Bisogna scioglierne 1 cucchiaino scarso in 200 ml d’acqua.
4 – Acqua, 50 ml.
5 – Colorante alimentare.
6 –  Bagnoschiuma.

Per prima cosa preparate la soluzione di bicarbonato e acqua (200 ml). Per sciogliere bene il bicarbonato l’acqua deve essere calda, quindi se lo fate da prima c’è il tempo perché questa si raffreddi prima dell’utilizzo.
Sciogliete quindi la colla con i 50 ml d’acqua pura, il colorante alimentare e il bagnoschiuma. Girate lentamente evitando che si formi la schiuma.
Aggiungete a questo punto 20 ml di soluzione per lenti a contatto e continuate a girare lentamente.
Versate ora l’acqua col bicarbonato nella ciotola e mescolate ancora, inizierà a formarsi immediatamente lo slime.
A questo punto manipolatelo per un po’ con le mani e siete pronti per giocare!